Diremo che abbiamo un fascio di circonferenze se, all'interno dell'equazione, esiste un parametro che puo' variare senza alterare le condizioni per cui l'equazione e' una circonferenza Equivale a dire che quando il parametro varia, non devono mutare le condizioni per cui l'equazione rappresenta una circonferenza (di solito basta controllare la prima condizione: i coefficienti di x2 e y2 devono essere uguali). Trovi le condizioni in fondo alla pagina Equazione generale della circonferenza Ad esempio: Consideriamo l'equazione (1+k)x2 + (1+k)y2 + 2kx -2y + k -1= 0 controllo che i coefficienti di x2 e y2 siano uguali: (1+k) = (1+k) posso separare i termini contenenti k da quelli che non lo contengono ed ottengo x2 + y2 -2y -1 +k(x2 + y2 + 2x + 1) = 0 si tratta della combinazione lineare di due circonferenze che, per ogni di k mi danno una circonferenza particolare; se k =0 ottengo la circonferenza x2 + y2 -2y -1 =0 se k=oo ottengo la circonferenza x2 + y2 + 2x + 1 = 0 infatti se k tende ad oo allora il termine con k diventa preponderante ed il termine senza k diventa trascurabile e si annulla per il valore k=oo Viene allora spontaneo chiamare fascio di circonferenze l'insieme, al variare di k, rappresentato dal sistema (1+k)x2 + (1+k)y2 + x(a1 + ka2) +y(b1 + kb2) + c1 + kc2= 0 x2 + y2 + a2x + b2y + c2 = 0 od anche, per semplicita' (ma con meno precisione) dall'equazione (1+k)x2 + (1+k)y2 + x(a1 + ka2) +y(b1 + kb2) + c1 + kc2= 0 Le due circonferenze x2 + y2 + a1x + b1y + c1 = 0 x2 + y2 + a2x + b2y + c2= 0 Saranno chiamate circonferenze di base del fascio Comunque lo stesso fascio si puo' ottenere considerando due qualunque circonferenze del fascio stesso come circonferenze di base; e, per ottenere una circonferenza del fascio, bastera' sostituire a k un valore qualsiasi |